Il teatrino dell’assurdo di Crocetta e della politica siciliana
Dopo aver rinunciato, tramite un accordo capestro col governo nazionale, a contenziosi presenti e futuri con lo Stato per una cifra vicina ai 3 miliardi, Crocetta ne chiede 1,4 per chiudere la voragine dei conti.
Intanto mancano i soldi per rimuovere i detriti della frana del 5 ottobre caduta sull’autostrada A 18 Messina Catania all’altezza di Letoianni, per mettere in sicurezza il resto dei costoni delle montagne che costeggiano l’autostrada dove sono presenti diversi pericoli di frane, i torrenti della zona e la Statale 114, come denunciano i comitati cittadini di Scaletta Zanclea e Alì Terme. Una situazione che mette in pericolo le strutture economiche della zona. Una rappresentazione del teatrino dell’assurdo che investe da troppi anni la politica siciliana, mentre i partiti sono tutti intenti a trovare la quadra sui nomi della nuova Giunta, come se questo bastasse a cambiare le politiche disastrose in tutti i campi di un governo regionale penoso che non sa farsi rispettare dal Governo Renzi che ha abbandonato il sud e la Sicilia ormai da tempo.